Davide Galli

vita 2.0:
abitare e lavorare nell'appennino

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WIRED: Sulla rocca medievale romba la banda larga. E torna anche la cicogna

È in edicola WIRED Febbraio 2011, con un ampio servizio di Mario Portanova, con foto di Giovanni Troilo, sul progetto Bardi e sulla nostra scelta di trasferirci sull’Appennino.
Terzo approfondimento della serie STORIE DI BANDA LARGA, dopo il lancio dell’iniziativa “SVEGLIA ITALIA - WiFi libero”.
Un articolo molto completo che tocca tutti punti del progetto e la sua storia: dall’ideazione, alle prime soluzioni tecniche, al progetto scuola, alle aziende che si sono trasferite e che sono nate.
Una piccola nota è necessaria per la parte che riguarda noi, per una normale imprecisione nell’attribuzione. Ho citato nella chiacchierata con il giornalista l’antesignano e innovativo progetto Radiocoop di cui sono stato, più che uno dei protagonisti, uno dei testimoni della sua nascita in quanto impegnato su progetti vicini e paralleli che da quella innovativa idea hanno poi tratto lo spirito e la linea futura.
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CORRIERE PADANO: rete wireless in Val Tidone. La testimonianza di Davide Galli sull'esperienza di Bardi

Riporto un articolo (PDF della pagina scaricabile cliccando qui) di Francesca Gazzola sullo sviluppo della rete Wireless in Alta Val Tidone, in cui è riportato anche uno spezzone dell'intervista telefonica in cui mi è stato chiesto di parlare della mia esperienza personale-Con la tecnologia wireless, la montagna è a un passo dalla città.
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Rivista di design argentina su Carina e La Pasionaria

Bel servizio su La Pasionaria e Carina, con fotoservizio d’autore veramente ben fatto.
In versione operaia arancione con casco!
Con particolare attenzione al design dei prodotti e al loro packaging.

E citazione del periodo italiano passato a lavorare insieme:
(...) se radicó unos años en Italia, donde -come le gusta decir- “hizo su residencia”. Allí trabajó en un estudio en el que aprovechó cada jornada para aprender un poco de todo, “desde el trato con los clientes”, cuenta, “hasta los ultimos programas de Mac”.
Cuando regresó a Rosario, decidió abrir un estudio de diseño con la idea de manejarse según sus propias pautas, de acuerdo con sus gustos y sin limites estéticos impuestos por los clientes. Eligió la jaboneria como rubro. Así, surgió La Pasionaria.


(...) Si stabilì alcuni anni in Italia, dove a lei piace dire che “fece la sua residenza”, lavorando in uno studio in cui ha approfittato di ogni giorno per imparare un po’ di tutto, “dal trattare con i clienti fino agli ultimi programmi Mac".
Quando tornò a Rosario, aprì uno studio di progettazione con l'idea di essere considerata per i suoi orientamenti, secondo il suo gusto estetico senza limiti imposti dai clienti. Ha scelto la saponeria come strada. Così è nata La Pasionaria.
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PIACENZA RIVISTA: Montagna e sviluppo (im)possibile
AUTOSTRADE SENZA ASFALTO PER L’APPENNINO

“Un anno e mezzo vissuto in montagna. Di vita vissuta a Bardi, alta Val Ceno, nell'Appennino che era Piacentino e che, come altri comuni della zona, è diventato Parmense da poco meno di 70 anni.
Trasferito da Piacenza e dintorni volontariamente e con entusiasmo spostando famiglia e lavoro.”
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STOP: crepate d'invidia che mi hanno messo su un "rotocalco"

Davide Galli su STOP
Testata bianca ombreggiata secca su fondo rosso.
Riquadri gialli con scritte nere per il "drammatico", grassetti di fonts arrotondati in rosso per il morboso, punti esclamativi a profusione, il giallo con l'azzurro e perché no anche il rosso tutti insieme belli saturi in una scritta, le bordature sempre e comunque.
Non ci sono dubbi, non possiamo che essere di fronte a: una rivista porno degli anni '80 oppure a un ben più mitico "rotocalcone".

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PIACENTINI: Piacenza vista da quassù (intervista)

Intervista di Marta Tartarini per la rivista PIACENTINI, di cui sono stato uno dei fondatori nel 1995.
Sulle motivazioni del mio trasferimento sull’Appennino e sul perché proprio a Bardi.
Sulle strategie per il rilancio della montagna, sulle cose fatte e sulle occasioni sprecate.
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PIACENTINI: dal 1995 confronto intellettuale e civile

Piacentini - copertina numero zero
Dall’editoriale di Giuseppe De Petro per il rilancio della rivista.
“L’idea piacque a tante persone che aderirono a un comitato scientifico costituito perché fosse lo scaffale a cui attingere nella stesura della rivista. Un periodico che avrebbe dovuto essere, naturalmente, a colori per spiccare sul grigio a cui ci si era troppo a lungo assuefatti pur sentendo crescere la ribellione. Il numero zero fu disegnato da un giovane, Davide Galli, che colse l'esprit del progetto e vi aggiunse il suo estro creativo. Defatigante la fattura. Fu chiuso alle 20 e 30 o giù di lì di una vigilia di Natale in uno studio abitazione di via San Rocchino. Bene. Un'avventura.“
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LINEA GRAFICA: IN COPERTINA!

Il numero 334 LUGLIO/AGOSTO 2001 di LINEAGRAFICA esce con un manifesto dello STUDIO DAVIDE & GALLI in copertina! L'articolo interno di Pier Pietro Brunelli dal titolo "GRAFICO: PROFESSIONE MUTANTE" e' poi ampiamente illustrato con 8 immagini dello studio, assieme a quelle di LOEW & ASSOCIATI, OFFICINE PIXEL e UNDO.NET.
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