Davide Galli

vita 2.0:
abitare e lavorare nell'appennino

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LIBERTÀ: Piacentini “testimonial” di una casa d'abbigliamento argentina


Un “set” fotografico dell'Agenzia Davide & Galli ieri sotto le mura

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NASA autumn-winter 2001 ADV by Davide & Galli
Tre ragazzi appoggiati alle arcate delle antiche mura. Indossano jeans e sgargianti maglioni gialli. Si spostano lentamente, seguendo le indicazioni del fotografo.
Sono Chiara Marenghi e Marcello Franchi, di 23 anni, e Vittorio Cabrini, 19 anni, che sfoggia una capigliatura paglierina che fa pendant con il maglione.Tutti studenti universitari (Marcello fa anche il calciatore dilettante). Saranno i testimonial della collezione autunno-inverno 2001 della “Nasa”, un'azienda di Rosario (Argentina), che produce abbigliamento per giovani.
Una campagna pubblicitaria affidata ad un'agenzia piacentina, la “Davide & Galli”, che ha una filiale anche nella città natale di Che Guevara. «L'ha aperta Carina Cavazza, la moglie di Mario Gerosa, ex “tre quarti” del Piacenza Rugby - spiega lo stesso titolare - sono stati loro a procurarci questo cliente».
Perché l'Italia e perché proprio le mura di Piacenza?
«Tra noi e gli argentini, non è una novità, c'è grande feeling - prosegue Galli - e l'Italia è la patria della moda. Bisogna poi considerare che Rosario è una città relativamente “giovane”. Esiste da poco più di un secolo. Laggiù vedono l'Italia soprattutto come culla dell'antichità. Ecco perché volevamo qualcosa di storico, che non fosse, però, il solito monumento».
Del cast fanno parte Ettore Sola (fotografo), Franco Soprani (video), Roberto Dassoni (back stage video), Francesco Paratici (back stage foto), Lisa Rossi (truccatrice) e Sergio Anelli (fumettista). Un fumettista? Proprio così. Perché l'elemento caratterizzante delle immagini che illustreranno la campagna pubblicitaria è che saranno in parte fotografiche e in parte disegnate. Ed il messaggio, non a caso, sarà. «Lo que creo, veo». Che significa: «Quello che credo, vedo».
«Lavoreremo anche sotto alla Muntà di Ratt e ai Chiostri del Duomo - conclude Davide Galli - poi sceglieremo le foto migliori».
gielle

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