SOLE 24 ORE: Bardi investe sul wi-fi e si ripopola di famiglie
29/04/09 15:38 Archiviato in: QUOTIDIANI
Articolo su IL SOLE 24 ore, con un'interessante ricerca di Francesco Dradi sulla banda larga in Emilia-Romagna. Oltre ai dati statistici e alla "fotografia" dettagliata della situazione regionale, a contrastare il dato diffuso di una sofferenza delle zone montane è stato portato l'esempio del progetto Bardi.
È intervistato ovviamente Andrea Pontremoli, il sindaco Tambini e vengo citato anch'io diventando addirittura direttore dell'azienda per cui lavoro. Intanto allora chiedo l'aumento ;-)) poi si vedrà.
Riporto sia la versione testuale che la scansione dell'articolo originale, sia il dettaglio su Bardi che la ricerca nel suo totale.
BARDI (PR) L'ESPERIENZA PILOTA DELLA MONTAGNA PARMENSE
Bardi investe sul wi-fi e si ripopola di famiglie
A cinque anni dall'installazione del primo ponte radio, sul palazzo Maria luigia, che irradiava la banda larga con il sistema wi-fi in un raggio di 400 metri, per Bardi, il capoluogo della val Ceno, a un'ora e mezza di automobile da Parma, inizia la difficile fase del consolidamento. Cinque nuove imprese con la creazione di 43 posti di lavoro in loco (70 comprese le sedi in città o in altre località), in una realtà, Bardi, dove i lavoratori dipendenti sono circa 240 a cui aggiungere un centinaio di artigiani, altrettanti nel commercio e 59 aziende agricole a conduzione familiare.
Soprattutto si è verificato un flusso di immigrazione che ha permesso di frenare lo spopolamento cronico tipico di tutta la montagna. Ora gli abitanti sono 2.420.
«Nel 2008 il saldo è negativo per 14 unità, causa i decessi - spiega il sindaco di Bardi, Pietro Tambini - ma c'è una bella differenza con quello del 2004, quando il calo di popolazione fu di 50 unità». la differenza è che sono arrivate famiglie di quarantenni con bambini. «Quando nacque mia figlia - dice Andrea Pontremoli, ad di Dallara, all'epoca ad di Ibm Italia, il fautore del cablaggio di Bardi - in tutto il comune erano in tre della sua età. Quest'anno i coetanei sono diventati 13. Va alla scuola elementare in paese».
Per il futuro le cose si fanno più difficili, a causa della riforma Gelmini. Dal virtuale al reale, sono proprio i servizi di base, sanità e scuola, che rischiano di incrinare il successo del modello Bardi. «Tra poco presenteremo il progetto lavagne virtuali confida Pontremoli - un modello di e-learning su cui innescare la riformà della scuola. In classe c'è un insegnante per una materia che poi nelle altre ore fa da tutor, accendendo lo schermo-lavagna si entra in collegamento con la sede dell'istituto per seguire le lezioni degli altri insegnanti». Questo permetterebbe di evitare il pendolarismo degli studenti delle superiori che, oggi, in via sperimentale peril biennio fanno lezioni a Bardi, pur dipendendo l'istituto da Borgotaro o Fornovo. Intanto il cablaggio non si ferma. «Ora la copertura della rete wi-fi è del 70% - dice Pontremoli - ma l'intenzione è coprire il 90% del territorio di tutti i quattro comuni della val Ceno, raggiungendo anche le case sparse, e costruire un marchio territoriale». l'investimento sarà assicurato dagli enti pubblici. «Abbiamo investito 300 mila euro per la prima fase della banda larga precisa Vincenzo Bernazzoli, presidente della Provincia di Parma che gestisce direttamente la delega alla Telematica e ora ne dedicheremo altri 130 mila per estendere la copertura a tutta la montagna.
I numeri dei collegamenti, vicini alle 200 unità, sono già significativi, ma i risultati si vedranno nel medio periodo".
L'installazione del wi-fi ha attratto anche liberi professionisti che lavorano da casa, come Davide Galli, immigrato da Piacenza e direttore di "Regalami il tuo sogno", azienda che opera nel settore multimediale.
C'è stata poi la nascita di esperienze artigianali uniche quali il restauratore di pergamene antiche o il riparatore di affettatrici Berkel o l'arrivo di un musicista dalla Scozia.
Esperienza ambiziosa quella di Bardilab e Di Bardi due imprese che, in modo complementare, hanno l'obiettivo di rilanciare il marchio Telit, unico marchio italiano di telefonini.
"Il nostro progetto - spiega Giorgio Lusardi, general manager di Di Bardi - è personalizzare per aziende italiane i cellulari con dei brand appositi, come quelli dei Gormiti e Mylife fatti a natale per la Giochi Preziosi".
Unico rammarico, secondo il sindaco Tambini, è che "ancora il wi-fi non è sfruttato pienamente dalle Pmi storiche.
Ma qui anche ai bandi rurali nessuno fa richiesta.
E io dico che la lotteria non si vince se non si compra il biglietto".
Francesco Dradi
cliccare sull’immagine per ingrandire l’articolo originale
Vincenzo Bernazzoli
Presidente Provincia Parma
Lungimirante. Abbiamo già investito 300 mila euro per la prima fase della banda larga e altri 130 mila sono in arrivo.
Ma i risultati si vedranno nel medio periodo.
AD ALTA QUOTA
-14
Il saldo demografico
Nel 2008 Bardi, Comune del Parmense, ha perso 14 abitanti, ma nel 2004 il calo era stato di 50 unità.
Gli abitanti sono oggi 2420.
240
I lavoratori dipendenti
A questi si sommano circa un centinaio di artigiani,
altrettanti operatori del commercio e 59 aziende artigiane.
130 mila euro
Gli investimenti pubblici.
Per arrivare all'obiettivo di coprire con banda larga
il 90% della val Ceno la Provincia ha stanziato nuovi finanziamenti.
È intervistato ovviamente Andrea Pontremoli, il sindaco Tambini e vengo citato anch'io diventando addirittura direttore dell'azienda per cui lavoro. Intanto allora chiedo l'aumento ;-)) poi si vedrà.
Riporto sia la versione testuale che la scansione dell'articolo originale, sia il dettaglio su Bardi che la ricerca nel suo totale.
BARDI (PR) L'ESPERIENZA PILOTA DELLA MONTAGNA PARMENSE
Bardi investe sul wi-fi e si ripopola di famiglie
A cinque anni dall'installazione del primo ponte radio, sul palazzo Maria luigia, che irradiava la banda larga con il sistema wi-fi in un raggio di 400 metri, per Bardi, il capoluogo della val Ceno, a un'ora e mezza di automobile da Parma, inizia la difficile fase del consolidamento. Cinque nuove imprese con la creazione di 43 posti di lavoro in loco (70 comprese le sedi in città o in altre località), in una realtà, Bardi, dove i lavoratori dipendenti sono circa 240 a cui aggiungere un centinaio di artigiani, altrettanti nel commercio e 59 aziende agricole a conduzione familiare.
Soprattutto si è verificato un flusso di immigrazione che ha permesso di frenare lo spopolamento cronico tipico di tutta la montagna. Ora gli abitanti sono 2.420.
«Nel 2008 il saldo è negativo per 14 unità, causa i decessi - spiega il sindaco di Bardi, Pietro Tambini - ma c'è una bella differenza con quello del 2004, quando il calo di popolazione fu di 50 unità». la differenza è che sono arrivate famiglie di quarantenni con bambini. «Quando nacque mia figlia - dice Andrea Pontremoli, ad di Dallara, all'epoca ad di Ibm Italia, il fautore del cablaggio di Bardi - in tutto il comune erano in tre della sua età. Quest'anno i coetanei sono diventati 13. Va alla scuola elementare in paese».
Per il futuro le cose si fanno più difficili, a causa della riforma Gelmini. Dal virtuale al reale, sono proprio i servizi di base, sanità e scuola, che rischiano di incrinare il successo del modello Bardi. «Tra poco presenteremo il progetto lavagne virtuali confida Pontremoli - un modello di e-learning su cui innescare la riformà della scuola. In classe c'è un insegnante per una materia che poi nelle altre ore fa da tutor, accendendo lo schermo-lavagna si entra in collegamento con la sede dell'istituto per seguire le lezioni degli altri insegnanti». Questo permetterebbe di evitare il pendolarismo degli studenti delle superiori che, oggi, in via sperimentale peril biennio fanno lezioni a Bardi, pur dipendendo l'istituto da Borgotaro o Fornovo. Intanto il cablaggio non si ferma. «Ora la copertura della rete wi-fi è del 70% - dice Pontremoli - ma l'intenzione è coprire il 90% del territorio di tutti i quattro comuni della val Ceno, raggiungendo anche le case sparse, e costruire un marchio territoriale». l'investimento sarà assicurato dagli enti pubblici. «Abbiamo investito 300 mila euro per la prima fase della banda larga precisa Vincenzo Bernazzoli, presidente della Provincia di Parma che gestisce direttamente la delega alla Telematica e ora ne dedicheremo altri 130 mila per estendere la copertura a tutta la montagna.
I numeri dei collegamenti, vicini alle 200 unità, sono già significativi, ma i risultati si vedranno nel medio periodo".
L'installazione del wi-fi ha attratto anche liberi professionisti che lavorano da casa, come Davide Galli, immigrato da Piacenza e direttore di "Regalami il tuo sogno", azienda che opera nel settore multimediale.
C'è stata poi la nascita di esperienze artigianali uniche quali il restauratore di pergamene antiche o il riparatore di affettatrici Berkel o l'arrivo di un musicista dalla Scozia.
Esperienza ambiziosa quella di Bardilab e Di Bardi due imprese che, in modo complementare, hanno l'obiettivo di rilanciare il marchio Telit, unico marchio italiano di telefonini.
"Il nostro progetto - spiega Giorgio Lusardi, general manager di Di Bardi - è personalizzare per aziende italiane i cellulari con dei brand appositi, come quelli dei Gormiti e Mylife fatti a natale per la Giochi Preziosi".
Unico rammarico, secondo il sindaco Tambini, è che "ancora il wi-fi non è sfruttato pienamente dalle Pmi storiche.
Ma qui anche ai bandi rurali nessuno fa richiesta.
E io dico che la lotteria non si vince se non si compra il biglietto".
Francesco Dradi
cliccare sull’immagine per ingrandire l’articolo originale
Vincenzo Bernazzoli
Presidente Provincia Parma
Lungimirante. Abbiamo già investito 300 mila euro per la prima fase della banda larga e altri 130 mila sono in arrivo.
Ma i risultati si vedranno nel medio periodo.
AD ALTA QUOTA
-14
Il saldo demografico
Nel 2008 Bardi, Comune del Parmense, ha perso 14 abitanti, ma nel 2004 il calo era stato di 50 unità.
Gli abitanti sono oggi 2420.
240
I lavoratori dipendenti
A questi si sommano circa un centinaio di artigiani,
altrettanti operatori del commercio e 59 aziende artigiane.
130 mila euro
Gli investimenti pubblici.
Per arrivare all'obiettivo di coprire con banda larga
il 90% della val Ceno la Provincia ha stanziato nuovi finanziamenti.