LIBERTÀ: l'esperienza del piacentino Davide Galli nei boschi di Bardi
05/10/08 15:34 Archiviato in: QUOTIDIANI
Riporto l'articolo inserito come riquadro di approfondimento nella pagina dedicata al convegno "Futuro alla montagna" che si è tenuto a Rivalta, organizzato dalla Provincia di Piacenza con la Comunità montana - Valle del Tidone, in collaborazione con Soprip, Cisco Corporate, Cratos dell’Università Cattolica ed Enìa, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna.
Erano presenti, in qualità di relatori, l’assessore provinciale alla comunicazione Mario Magnelli; il presidente del comitato Bardi Web e amministratore delegato di Dallara S.p.A, Andrea Pontremoli; Maria Antonella Tognon, responsabile regionale per Lepida S.p.A; Franco Albertini, presidente della Comunità Montana, Roberto Mircoli, Business Development Manager per Cisco Italia e Kees Rovers, presidente e amministratore delegato di “Close the Gap BV”.
Cliccando qui è possibile scaricare il PDF dell'intera pagina dedicata all'argomento.
«Banda larga e wi-fi per lavorare e studiare.
Solo così la gente tornerà sull’appennino»
L’esperienza del piacentino Davide Galli nei boschi di Bardi
Ha lasciato la casa di Piacenza e lo studio di grafica pubblicitaria in via Sopramuro per trasferirsi con moglie e figli nei boschi di Bardi.
Davide Galli è la prova vivente che, grazie a banda larga e alta tecnologia, si può lavorare benissimo anche lontano dalla città.
Nel suo caso, una fattoria isolata di Grezzo, località dell’Appennino parmense al confine con Farini.
«All’inizio i colleghi mi prendevano in giro e qualcuno ancora storce il naso - racconta il giovane esperto di comunicazione - ma il progetto decollato a Bardi grazio ad Andrea Pontremoli, ex presidente di Ibm e attuale amministratore delegato della “Dallara”, mi ha convinto subito. La quiete è un valore aggiunto, io e mia moglie Silvia qui siamo più concentrati.
Si realizza il sogno di unire una professione tecnologica, da scrivania, con la vita in mezzo alla natura».
Le paroline magiche che hanno reso possibile questa rivoluzione sono soprattutto Hdsl e Wi-fi.
«Grezzo conta occhio e croce trenta abitanti, però siamo già in quattro a lavorare a distanza.
Altri ne arriveranno presto, anche da Piacenza.
Migliora la qualità della vita, ma al contempo si aiuta la montagna», sostiene Galli.
Non a caso lo scorso anno il comune di Bardi è tornato ad avere un saldo anagrafico positivo: «I paesi dell’Appennino dovrebbero avere minimo l’Adsl per richiamare gente e creare occupazione.
Molte aziende sono pronte al lavoro “in rete”, però senza una copertura adeguata non si combina nulla - mette in guardia il pubblicitario -. C’è chi spera ancora nell’apertura di fabbriche, ma ormai le industrie si spostano all’ombra dei centri logistici, mica in mezzo al verde. L’unica strada da percorrere per fermare lo spopolamento è quella degli investimenti tecnologici».
Nella fattoria di Galli si allevano capre, conigli e galline; ora i piccoli Marcello, 5 anni, e Lucrezia, di 7, vogliono un cavallo. «I nostri bimbi vivono in un paradiso e da grandi potranno studiare a distanza.
A Bardi i ragazzi delle superiori si collegano in videoconferenza con i tutor delle rispettivi istituti di Parma, Fornovo o Borgotaro. Un’aula delle medie è stata allestita appositamente e viene utilizzata quattro giorni a settimana, risparmiando agli studenti disagi e costi del pendolarismo».
Michele Borghi
Erano presenti, in qualità di relatori, l’assessore provinciale alla comunicazione Mario Magnelli; il presidente del comitato Bardi Web e amministratore delegato di Dallara S.p.A, Andrea Pontremoli; Maria Antonella Tognon, responsabile regionale per Lepida S.p.A; Franco Albertini, presidente della Comunità Montana, Roberto Mircoli, Business Development Manager per Cisco Italia e Kees Rovers, presidente e amministratore delegato di “Close the Gap BV”.
Cliccando qui è possibile scaricare il PDF dell'intera pagina dedicata all'argomento.
«Banda larga e wi-fi per lavorare e studiare.
Solo così la gente tornerà sull’appennino»
L’esperienza del piacentino Davide Galli nei boschi di Bardi
Ha lasciato la casa di Piacenza e lo studio di grafica pubblicitaria in via Sopramuro per trasferirsi con moglie e figli nei boschi di Bardi.
Davide Galli è la prova vivente che, grazie a banda larga e alta tecnologia, si può lavorare benissimo anche lontano dalla città.
Nel suo caso, una fattoria isolata di Grezzo, località dell’Appennino parmense al confine con Farini.
«All’inizio i colleghi mi prendevano in giro e qualcuno ancora storce il naso - racconta il giovane esperto di comunicazione - ma il progetto decollato a Bardi grazio ad Andrea Pontremoli, ex presidente di Ibm e attuale amministratore delegato della “Dallara”, mi ha convinto subito. La quiete è un valore aggiunto, io e mia moglie Silvia qui siamo più concentrati.
Si realizza il sogno di unire una professione tecnologica, da scrivania, con la vita in mezzo alla natura».
Le paroline magiche che hanno reso possibile questa rivoluzione sono soprattutto Hdsl e Wi-fi.
«Grezzo conta occhio e croce trenta abitanti, però siamo già in quattro a lavorare a distanza.
Altri ne arriveranno presto, anche da Piacenza.
Migliora la qualità della vita, ma al contempo si aiuta la montagna», sostiene Galli.
Non a caso lo scorso anno il comune di Bardi è tornato ad avere un saldo anagrafico positivo: «I paesi dell’Appennino dovrebbero avere minimo l’Adsl per richiamare gente e creare occupazione.
Molte aziende sono pronte al lavoro “in rete”, però senza una copertura adeguata non si combina nulla - mette in guardia il pubblicitario -. C’è chi spera ancora nell’apertura di fabbriche, ma ormai le industrie si spostano all’ombra dei centri logistici, mica in mezzo al verde. L’unica strada da percorrere per fermare lo spopolamento è quella degli investimenti tecnologici».
Nella fattoria di Galli si allevano capre, conigli e galline; ora i piccoli Marcello, 5 anni, e Lucrezia, di 7, vogliono un cavallo. «I nostri bimbi vivono in un paradiso e da grandi potranno studiare a distanza.
A Bardi i ragazzi delle superiori si collegano in videoconferenza con i tutor delle rispettivi istituti di Parma, Fornovo o Borgotaro. Un’aula delle medie è stata allestita appositamente e viene utilizzata quattro giorni a settimana, risparmiando agli studenti disagi e costi del pendolarismo».
Michele Borghi