Davide Galli

vita 2.0:
abitare e lavorare nell'appennino

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COMUNE DI PIACENZA ::: La città dei bambini


MARCHIO PER TUTTE LE INIZIATIVE RIVOLTE ALL’INFANZIA
Su proposta e progetto del Centro Psicopedagogico per la Pace
Bicromia ROSSO+NERO

Riporto il testo della didascalia inviata a Pier Pietro Brunelli per l’articolo di LINEA GRAFICA:
“FreeHand 3.1 e Photoshop 2.0.
La citazione è l'evidente MADONNA SISTINA di Raffaello, con l'inflazionato dettaglio di uno dei putti alla base. Non troppo scontato per PIACENZA visto che l'originale proviene appunto da una delle chiese della città.
Il MAC è utilizzato ancora come tavolo di montaggio e lo scanner una buona fotocopiatrice. L'approccio è questo. Si lavora a mano, componendo a pezzi, nero su bianco e si sovrappongono leggerissimi bitmap" (unici trasparenti e unici ad assecondare la mentalità grafica del momento) per ricolorarli e piazzarli, dopo avergli assegnato un pantone.
La freschezza della gestualità è ormai alla fine. Si intravede già qualcosa che raffredda e blocca. Ma l'entusiasmo è troppo per accorgersene subito.”

Il marchio realizzato su proposta del pedagogista Daniele Novara ebbe un notevole successo e utilizzato per una decina d’anni.
Oltre alla stilizzazione del putto raffaellesco sono riportati elementi dello stemma comunale, come la divisione in bande biancorosse, il quadrato della città murata e la lupa.
I colori erano obbligatoriamente il rosso e il nero per stampare correttamente lo stemma del Comune. Stampa a 2 colori per risparmiare sui costi di stampa ma con tutte le sovrapposizioni e i mezzitoni ottenibili per non rinunciare all’impatto. La produzione grafica del Comune di quel periodo era infatti enorme.